Packaging

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Gennaio 28, 2025 Uncategorized 0

Packaging

Lo sviluppo di prodotto, dalla progettazione grafica alla sua esposizione

Product identity , materiali e design per la riconoscibilità a scaffale

Packaging ? Cosa è? Ve lo spieghiamo subito. Un’etichetta non può mentire. Deve parlare chiaro attraverso parole, immagini e colori. Non importa che lo scopo sia la vendita di un prodotto oppure la costruzione di una brand essence: il packaging di ogni prodotto va ragionato in modo da esprimere un’identità ben definita, differente dalle altre a scaffale e funzionale prima ancora che ci arrivi.

Immagini e testi, forme e colori devono nascere da un’idea che si dovrà tradurre in razionalità e risultati misurabili anche sul lungo periodo.

Packaging tra tecnicità di prodotto ed eticità ambientale

Le domande da porsi in agenzia quando si ha a che fare con la progettazione grafica di un pack sono moltissime. Colori ragionati, design studiati e grafiche impattanti sono il risultato di uno studio d’agenzia e rispondono ad esigenze ben precise di comunicazione visiva ed anche informativa. Diversi prodotti di una stessa linea dovranno avere un filo conduttore portante ed esso sarà frutto di una coerenza di stili grafici, forme visive e modelli creativi. Se pensassimo al caso di un marchio premium, una delle prime domande da porsi a livello grafico sarebbe come riuscire a posizionare l’identità di un prodotto dall’esclusività chic, senza essere snob. Ancora, la scelta di colori sgargianti tipica di quel mondo sarebbe una buona scelta anche su un prodotto bio, nonostante un pubblico più abituato a tonalità tenui e a texture tattili che ricordano l’ambiente e i suoi materiali eco-friendly? Sarebbe il caso di scegliere un packaging open view, efficace per veicolarne la trasparenza? O sarebbe controproducente, come è in altrettanti casi? Quanto valore dare alle diciture e alle informazioni riportate? Che tipo di immagini di presentazione riportare sulla confezione e perché? Le scelte di packaging influenzano da sempre le scelte del consumatore e non è un segreto. Primo nella classifica è il settore food and beverage: è innegabile come un alimento o una bevanda realizzata con ingredienti provenienti da piante o da agricoltura biologica siano i favoriti di un pubblico sempre più attento a prediligere una “healthy life”. Il settore cosmetico, o per usare un altro inglesismo il mondo del beauty care, è indubbiamente il secondo in classifica per la regola aurea del “siamo ciò che mangiamo ma anche ciò che ci spalmiamo”. Ma a prescindere dal settore merceologico, i nostri consumatori pretendono sempre più conoscenza del prodotto e sono sempre più interessati ai suoi componenti. In coda alla composizione del prodotto, si interessano al suo confezionamento. Un’azienda in procinto di sviluppare un nuovo packaging non può limitarsi a etichettare come trend passeggero questo tipo di attenzione che il consumatore ha verso il prodotto e che richiede abbia anche l’azienda stessa. Il concetto di un packaging etico e ragionato per una new life – basti pensare ai packaging riciclati, riciclabili o compostabili – è un concetto che rappresenta un’intera visione aziendale, che veicola trasparenza, etica, scelte responsabili, attenzione alle tematiche globali. Se l’attenzione agli ingredienti si traduce all’attenzione alla salute del consumatore, l’attenzione ai materiali si traduce in attenzione all’ambiente che lo circonda. Opportunità che va colta e comunicata. Saper tarare tutta questa responsabilità sociale e ambientale sulle specificità tecniche e sulla vita di un prodotto, food o non food che sia, è compito di un’agenzia come la nostra.

L’evoluzione del packaging di prodotto tra web e social trends

Che il futuro del packaging sia già qui si intuisce facilmente, se si sa dove guardare. Ad esempio, guardare oltre lo scaffale. L’evoluzione del pack, infatti, è il risultato di altre evoluzioni del marketing, della tecnologia, della società. Oggi come oggi è inverosimile limitare la progettazione di un packaging ipotizzando e ricostruendo unicamente la sua vita a scaffale, ma è necessario osservare anche le altre possibilità di acquisto. Un buon esempio, per entrare in una visione più pratica del virtual packaging, può essere l’etichetta: diciture, descrizioni del prodotto e tutto il contenuto che viene raccontato da un packaging non potrà mai avere la stessa leggibilità sul web. Un altro è il packaging temporaneo, le cosiddette limited edition. Le stesse edizioni limitate di packaging, oggi vengono realizzate non solo in base al marchio, ma anche in base ai trend in auge sul web. I brand oggi possono sperimentare sia nella forma sia nel colore e devono farlo progettando la vita del packaging sia per l’offline, sia per il web e i social.

Sono scelte di questo tipo che incoraggiano i consumatori a condividere la loro esperienza di packaging sui social media. L’evoluzione del pack è questo: è la creazione di un outfit concepito fin da subito per poter essere declinato in differenti circostanze, differenti ambienti, differenti target.

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